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     n. 18 anno 2023

Al tempo della sostenibilità la formazione ha sempre più senso

di Gabriele Gabrielli

di Gabriele Gabrielli

È sotto gli occhi di tutti che la formazione ricopre un ruolo decisivo nelle organizzazioni, soprattutto quando si attraversano scenari economici e sociali caratterizzati da incertezza e profondi cambiamenti.  Le imprese che poi vogliono percorrere la strada della sostenibilità e del benessere non possono non mettere al centro della propria strategia, ancor di più, il ruolo della formazione. Naturalmente mi riferisco a quelle organizzazioni che accolgono l’idea di «sostenibilità integrale», che comprende anche la dimensione sociale e che invita a riscrivere pratiche e processi per costruire «lavoro dignitoso» per le persone.

Perché? Quali opportunità offre la formazione per accompagnare con efficacia la realizzazione di questa visione? 

Un fattore di sostenibilità

Innanzitutto l’investimento in formazione risponde ad un bisogno delle persone: essere all’altezza delle sfide poste dalla trasformazione dei modelli organizzativi e dalle innovazioni tecnologiche.
Da questa prospettiva, per le imprese significa promuovere l’occupabilità dei lavoratori, rendendo sostenibile nel lungo periodo il loro portafoglio di competenze e la loro professionalità. È allora evidente che  gli investimenti in formazione generano impatto positivo non solo per i singoli e per le organizzazioni, ma anche per la società intera che potrà contare su una forza lavoro sempre più competente e preparata.

Certo, si tratta di investimenti che richiedono ascolto, impegno e capacità di progettazione, oltre che il coinvolgimento di più persone, ma è proprio qui che risiede una delle funzioni più significative del contributo dei team HR: accrescere il capitale umano. Da questa prospettiva, lasciano ben sperare alcuni dati dell’ultimo report Zucchetti che evidenziano una tendenza in continua crescita che si registra nelle organizzazioni riguardo l’introduzione di nuove metodologie di apprendimento continuo tramite e-learning.
La ricerca segnala anche un altro aspetto di interesse, ossia che le attività di formazione stanno svolgendonon solo un ruolo di upskilling, ma anche di strumento per accrescere autonomia, coinvolgimento e i livelli di benessere organizzativo percepito.

Insomma, per tutte queste ragioni è difficile pensare a una organizzazione sostenibile che non ponga particolare attenzione a realizzare investimenti continuativi nei confronti dei lavoratori. È in questo senso che la formazione rappresenta uno tra i più importanti fattori di sostenibilità dell’impresa che spetta innanzitutto alle funzioni HR presidiare e coltivare con rinnovata cura. 

Una leva per generare impatto sociale 

Assumere la prospettiva dell’organizzazione e del lavoro dignitoso e sostenibile ci propone poi un’ulteriore riflessione. La formazione, se letta attraverso queste lenti, non sarà solo un’attività utile ad accompagnare le persone nella trasformazione, a rendere employable la loro occupazione o più interessanti i loro profili professionali. Sarà anche altro. Rappresenterà una leva strategica per ricercare e sostenere un cambiamento più profondo della società e offrire una risposta alle sue esigenze. Le imprese infatti, impegnandosi nell’allenare i propri collaboratori alla costruzione di una mentalità capace di rispondere positivamente ai bisogni indotti dalle trasformazioni tecnologiche, organizzative e di business, contribuiscono a rafforzare l’intera comunità, garantendone crescita culturale e sociale. Le pratiche di formazione per esempio sollecitano apprendimento continuo e generano collaborazione e autonomia, atteggiamenti e competenze che rispondono sempre più a un fabbisogno dell’intera società, non solo  dell’economia.
Le organizzazioni possono così diventare anche luoghi di cultura e di socialità, nei quali contribuire alla formazione e allo sviluppo di persone, lavoratori e cittadini, come pensava Adriano Olivetti.  

 

Gabriele Gabrielli
Coach, consulente e formatore è Ceo di Studio Gabrielli Associati Srl e di People Management Lab S.r.l SB e B Corp. Ideatore e presidente della Fondazione Lavoroperlapersona, è professore a contratto presso l’Università Luiss Guido Carli dove insegna Organizzazione e gestione delle risorse umane e People management e reward e all’Università Europea dove dirige il Master in Sustainable HRM. I suoi lavori più recenti sono: Ridisegnare il lavoro, FrancoAngeli, 2022 e Rigenerare la dignità del lavoro, FrancoAngeli, 2023.

 

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