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     n. 19 anno 2018

Il Temporary Management in Spagna

di Gianpiero Brozzi

Si è recentemente tenuto a Madrid il II Congresso nazionale spagnolo sul Temporary Management (di seguito TM), dove sono stati anche presentati i risultati dell'indagine sullo stato del mercato nel 2017. Abbiamo chiesto a Gianpiero Brozzi di estrapolare qualche riflessione sulla situazione attuale del mercato del TM e sulle sfide e opportunità che oggi presenta. Ne emerge un quadro che presenta molte similarità con il mercato italiano ...


Un mercato in crescita
Sebbene alcuni professionisti siano attivi sul mercato spagnolo da quasi 20 anni, la diffusione del concetto del TM, come risorsa di know-how esterno da incorporare dentro l'organizzazione per la risoluzione di situazioni eccezionali nella attività aziendale, era fino a pochi anni fa del tutto marginale. Di fatto, possiamo considerare le aziende che conoscono ed hanno utilizzato questa risorsa come Early Adopters.

Oggi, il concetto del TM è più diffuso e conosciuto nel tessuto aziendale spagnolo, ed il suo utilizzo dentro le aziende spagnole è in fase di forte crescita. Tre sono le motivazioni principali di questa crescita del mercato:

  • in primo luogo, l'attività delle grandi corporazioni internazionali, che hanno importato l'utilizzo dei Temporary Manager dalle filiali dove questa figura è più diffusa;
  • in secondo luogo, l'attività svolta dal sempre maggior numero di manager che hanno deciso di dare una svolta alla loro carriera professionale, ed offrire il loro know-how alle aziende spagnole come operatori esterni, per missioni con obiettivi definiti e per un tempo determinato;
  • infine, l'attività di diffusione del concetto da parte dell'associazione spagnola che riunisce agli operatori del settore, che nonostante la sua breve vita si è collocata come referente del settore e sta contribuendo alla diffusione del concetto a tutto il tessuto aziendale nazionale.
Come risultato dell'attività congiunta di questi tre attori, la crescita del mercato del TM in Spagna si colloca oggi in valori superiori al 40% su base annua. Inoltre, il 98% delle aziende che hanno utilizzato questo tipo di contrattazione per un progetto determinato, dichiarano che hanno ripetuto o ripeteranno l'esperienza nel futuro, indicando un altissimo grado di soddisfazione. Tuttavia, resta ancora molto da percorrere nella diffusione del Temporary Management in Spagna, e quindi le potenzialità di crescita sono ancora rilevanti.

L'indagine di AIME (Asosciación de Interim Management España)

AIME è l'entità che aggruppa gli operatori del settore, sia professionisti che aziende specializzate nell'offrire questo servizio, i Service Provider. Con diffusione in tutto il territorio nazionale, l'AIME è oggi il referente del mercato del TM in Spagna. Fondata nel 2013, l'AIME conta oggi con 338 manager associati, e 15 aziende service provider. Le zone di maggior concentrazione di Temporary Managers sono naturalmente la Comunità di Madrid e la Catalogna, con il 46% ed il 18% di associati rispettivamente.
AIME ha condotto l'indagine sul mercato del TM, inviando 654 questionari da cui si sono ottenute 377 risposte valide.

Lo studio ha confermato un'alta concentrazione dell'offerta del servizio nelle due principali città spagnole, Madrid e Barcellona, che insieme coprono il 50% degli intervistati. Si rende evidente anche un effetto collaterale del periodo di crisi economica recentemente superato dal mercato spagnolo, visto che un 40% dei professionisti che si dedicano al TM, hanno scelto questa come un'alternativa per trovare un impiego. Questo aspetto può, però, considerarsi anche come un catalizzatore alla diffusione del concetto nel tessuto aziendale nazionale che si è verificata negli ultimi anni. Resta comunque il dato che la maggior parte dei professionisti (6 su 10) che sceglie di intraprendere questa carriera, lo fa come una scelta imprenditoriale; 85% esercita la professione come freelance o come socio in una società commerciale.
Lo studio ha permesso anche identificare le caratteristiche principali del professionista che si dedica a questa professione. Nel settore si denota una minoritaria presenza femminile (16% dei professionisti), in sintonia d'altra parte con la situazione a livello di direttivi senior attivi nel tessuto aziendale. Il manager tipo ha un'età compresa fra i 46 e i 60 anni (70%), con studi universitari (96%) e master (73%), con buone conoscenze della lingua inglese in ambito professionale (97%), che si dedica al TM grazie all'esperienza acquisita durante la carriera professionale, senza però aver ricevuto una formazione specifica sul tema (83%).
Altri dati sul profilo del TM si possono vedere nella seguente immagine.

L'indagine rivela inoltre la situazione del mercato del TM, che in Spagna è un mercato ancora estremamente frammentato e poco strutturato: 71% dei progetti vengono allocati per contatto diretto fra azienda e professionista, senza l'intermediazione di un service provider; ed il 70% dei professionisti ammette avere difficoltà a commercializzare i propri servizi, per mancanza di tempo e la scarsa diffusione del concetto del TM nel tessuto aziendale.

Il mercato si caratterizza per una concentrazione geografica dei progetti nel territorio nazionale (84%), mentre i progetti internazionali sono diretti soprattutto al mercato europeo e latino-americano. La maggior parte dei progetti sono diretti a processi di ristrutturazione aziendale (54,3%), seguiti a distanza dallo sviluppo di nuovi mercati o prodotti (20,3%), e dalla messa in marcia di un nuovo dipartimento dentro l'organizzazione (14,6%). Le posizioni coperte dai TM dentro l'organizzazione sono quelle di alta direzione, specialmente direzione generale (23,2%) e finanziaria (20,1%).

Una distribuzione più paritaria si evidenzia quando si analizzano le dimensioni delle aziende che acquisiscono i servizi dei TM, con una prevalenza verso le aziende piccole (<50 impiegati) che occupano il 39,6% dei progetti, seguite da quelle medie (50 - 250 impiegati) con il 36%, e quelle grandi (>250 impiegati) con il 24,4%. Questi dati sono certamente influenzati dalla configurazione del tessuto aziendale spagnolo, come vedremo più avanti, ed hanno una diretta ripercussione sul tempo impiegato dai TM a questi progetti: il 62% di questi è part-time.

La seguente immagine presenta ulteriori dati sulla configurazione del mercato e dei progetti.

La forte prevalenza delle Piccole e Medie Imprese (PMI) come ‘consumatori' di servizi di TM, ha senza ombra di dubbio un importante influsso sulla struttura e livello degli onorari che percepiscono i professionisti nei progetti di TM. I dettagli di questa struttura possono vedersi nell'immagine qui di seguito.

Il tessuto aziendale spagnolo
I dati presentati qui sopra, sono influenzati, come anticipato, anche dalla struttura del tessuto aziendale in Spagna. Struttura questa per certi versi è molto similare a quella italiana, con una forte prevalenza delle PMI.

Infatti, secondo i dati pubblicati lo scorso mese di luglio dal Ministero di Industria, Commercio e Turismo dello Stato spagnolo, il 99,8% delle aziende spagnole hanno meno di 250 impiegati; e per il 54% di queste si tratta in realtà di lavoratori autonomi. Inoltre, il 39,6% delle aziende hanno meno di 10 impiegati, ed un altro 5,4% fra 10 e 49 impiegati. Conseguentemente, solo un 1% delle aziende spagnole hanno più di 50 impiegati. Tuttavia, sono proprio queste ultime tipologie di aziende (con numero di impiegati 10-49, 50-249, >250) quelle che presentano a luglio i maggiori tassi di crescita su base annua (3,99%, 4,69%, 5,06% rispettivamente).

Per quanto riguarda i settori di attività, il 75,6% delle aziende sono attive nel settore terziario, il 9,7% nell'edilizia ed un 8,3% nell'industria.

Con un tessuto aziendale di questo tipo, risulta più facile comprendere due aspetti fondamentali dello stato del TM in Spagna:

  • la ancora insufficiente diffusione del concetto del TM nel tessuto aziendale;
  • ed il potenziale di crescita che resta ancora da sviluppare.
Le sfide per il futuro del TM in Spagna
Conseguentemente, la crescita del mercato del Temporary Management in Spagna passa per un intenso lavoro di diffusione del concetto nel tessuto delle PMI che ancora non è venuto a contatto con questa alternativa di acquisizione di know-how e capacità gestionale per la propria organizzazione; ma anche per una necessaria maggiore strutturazione dell'offerta.

La diffusione del concetto passa anche da una maggiore chiarezza nel profilo del Temporary Manager, delle sue competenze e del valore aggiunto che apporta alle aziende. È però anche necessaria una sorta standardizzazione o, se si vuole, una certificazione delle qualità che identificano ad un professionale come Temporary Manager, con l'obiettivo di apportare maggiore sicurezza e fiducia alle aziende clienti. Su un tipo di certificazione lavorano da tempo le associazioni dei paesi in cui il TM è molto più sviluppato come Regno Unito e Germania.

La strutturazione dell'offerta può passare attraverso la crescita del numero e delle dimensioni dei service provider, come puntano alcuni operatori del settore; non a caso grandi gruppi operanti nelle Risorse Umane stanno investendo molti sforzi nello sviluppo delle rispettive divisioni di TM in Spagna. Un'altra via, non in esclusione di quella appena esposta, può essere l'organizzazione dei professionisti in strutture commerciali associative più grandi e meglio organizzate che permettano un'azione commerciale più efficace ed efficiente, e consentano creare un portafoglio di clienti e progetti a cui i soci professionisti possano accedere più facilmente.

Come ogni mercato in crescita, le possibilità ed opportunità sono molte, ma intenso è anche il lavoro che occorre per tradurre queste opportunità in realtà.

 

Gianpiero Brozzi
AIME Asosciación de Interim Management España -Foro Interim Management Catalunya

 

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