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     n. 18 anno 2014

Polonia: El Dorado per gli investitori a patto di avere un buon management locale

di Piotr Golinski e Joanna Czarnocka-Tworzy?ska

L'attuale tasso di crescita dell'economia polacca e l'elevata attrattività del Paese danno forte impulso al mercato del temporary management, vista la necessità di management locale di qualità per garantire i risultati attesi dagli investitori stranieri

Un decennio dopo essere entrata nell'Unione Europea, la Polonia è vista come un autentico El Dorado da parte degli investitori stranieri, Il Paese non solo è uscito indenne dalla crisi economica globale, ma è anche diventato un ponte tra l'Europa e una forza lavoro capace di combinare efficacemente mentalità e competenze a livello dei paesi occidentali con un costo del lavoro mediamente più basso che nel resto dell'Unione.
La crescita del PIL è oggi al 3,4% e raggiungerà il 4,5% l'anno prossimo; gli investimenti europei e pubblici sono in forte ascesa; ci sono interi settori in fortissima espansione (automotive, e-commerce. ICT). Un cenno a parte merita il settore del business process outsourcing (BPO) e dei shared service centers (SSC), con tassi di crescita del 10-20% annuo: Cracovia è oggi il 10mo centro mondiale, mentre nel paese sono presenti 350 centri con oltre 110.000 addetti.

Per questi motivi un crescente numero di aziende, anche italiane, spostano le loro attività in Polonia, ottenendo significativi risparmi a livello di produzione, servizi o back office. Nel momento in cui si decide per un insediamento in Polonia, è opportuno e consigliabile operare con un temporary manager, che sicuramente conosce meglio di un espatriato la realtà del Paese, usi, regolamenti e modo di gestire il business.
Se un'azienda vuole ridurre i suoi costi operativi e acquisire nuovi mercati, la Polonia può certamente essere una meta prioritaria. Il paese ha una collocazione geografica strategica per il business e lo sviluppo continuo delle infrastrutture aeroportuali garantisce collegamenti mondiali a tutte le grandi città. A ciò si aggiungano una rete autostradale di nuova costruzione e un sistema ferroviario costantemente rinnovato e modernizzato.

Una linea di trasporto merci a largo scartamento parte dalla Polonia verso Est così come treni da trasporto partono regolarmente dal centro del paese verso la città cinese di Chengdu. La Polonia è divenuta anche un centro nevralgico per il commercio con i paesi dell'Europa Centrale e Orientale e con la Comunità degli Stati Indipendenti (CSI).
E se anche tutto ciò non fosse sufficiente a giustificare un investimento in Polonia, varrebbe la pena guardare al suo ranking nella classifica di "Doing Business 2014" (pubblicata dalla Banca Mondiale) in cui si piazza al 45mo posto su 189 nazioni, con un salto in avanti di ben 10 posizioni, superando Slovacchia, Spagna, repubblica Ceca e persino Lussemburgo. Con le parole di Xavier Devictor, di World Bank, "la Polonia è diventata un leader tra i paesi del Centro Europa.
Ciò spiega perché da lungo tempo Fiat ha intensamente sviluppato i suoi stabilimenti polacchi e perché Volkswagen ha annunciato la prossima apertura di uno stabilimento per l'assemblaggio di 70.000 vetture all'anno.
Le aziende aeronautiche tricolori, inclusa Agusta Westland, hanno dominato nella cosiddetta "valle dell'aviazione", che comprende un gruppo di aziende aerospaziali nel sud-est del paese.
Cosa rende facile fare business nel nostro paese?
Per prima cosa, la legislazione polacca si è uniformata a direttive e principi dell'Unione Europea; di conseguenza è abbastanza semplice gestire transazioni internazionali dalla Polonia, non solo in ambito UE, ma anche all'esterno. Va anche sottolineato come l'integrazione con la UE abbia spinto le aziende private e il settore pubblico ad accettare un approccio più aperto verso soluzioni e procedure innovative.

Un ulteriore e significativo patrimonio è costituito dalla grande disponibilità sul mercato di professional e di manager: il capitale umane è oggi uno dei plus unanimemente riconosciuti alla Polonia, capace di essere un potente catalizzatore per gli investitori esteri di tutto il mondo.
Si può dire che in nessuna altra nazione della regione sia così facile trovare manager e specialisti qualificati in praticamente tutti i settori dell'economia, con il vantaggio addizionale di parlare correntemente almeno una lingua straniera.

Tutti questi fattori portano ad un livello di qualità e assortimento dei beni prodotti e offerti in Polonia quasi comparabile con quello dei paesi occidentali, nel settore industriale, commerciale, dei servizi e in quello finanziario.
Con il vantaggio di un costo del lavoro più basso, nonostante la forte crescita di una domanda di forza lavoro sempre più qualificata da parte delle imprese. La retribuzione media lorda si aggira oggi intorno ai 930 euro. D'altra parte, troviamo circa due milioni di persone i cerca di un lavoro.

Un ulteriore elemento di vantaggio per gli investitori è la non usuale combinazione di costi operative, condizioni di investimento e supporto dap arte dell'amministrazione. Va inoltre ricordato che, data la sua storia e la sua posizione geografica, la Polonia intrattiene ottime relazione con le nazioni orientali: non a caso, la Polonia ha creato la Eastern Partnership, un programma dell'Unione Europea finalizzato alla creazione di una più stretta collaborazione tra UE e Bielorussia, Ucraina, Moldova, Georgia, Azerbaigian e Armenia. In tal modo il paese è diventato un'eccellente base strategica per gli investitori interessati a muoversi nei mercati orientali, con il supporto di persone che ben comprendono la cultura e l'etica di business dell'Occidente.

In un contesto così "semplice" potrebbe venire la tentazione di muoversi da soli: è comunque consigliabile muoversi con l'aiuto di un temporary manager locale, che oltre a portare con sé un bagaglio di profonda conoscenza del territorio in tutte le sue sfaccettature, sia anche capace di creare e far crescere un'attività dal nulla e soprattutto di selezionare e reclutare forza lavoro a qualsiasi livello (colletti blu, bianchi e manager di prima linea). La nostra esperienza con diverse aziende straniere, multinazionali, ma anche medie aziende , nell'ambito della ricerca e selezione tradizionale e del temporary management, ci ha più volte mostrato che competenze e know how eccellenti possono non essere sufficienti se non adeguatamente supportati dalla conoscenza "locale" e, paradossalmente, da soli possono anche portare a ritardi nello svolgimento delle operazioni e quindi a perdite di natura finanziaria. Delocalizzare e/o aprire nuove filiali operative richiede competenze ben diverse da quelle richieste per la gestione di un business già stabilizzato.
Nel caso di una start up, operare con risorse flessibili può garantire il tempo necessario a valutare la sostenibilità di lungo periodo dell'operazione, attraverso, ad esempio, un team di temporary manager con l'incarico di creare la nuova struttura e l'impiego di risorse variabili e temporanee anche a livelli non manageriali.
In queste situazioni il tipico temporary manager polacco porta con sé la "conoscenza dei luoghi", arricchita da una cultura manageriale sviluppata in strutture multinazionali e spesso con significative esperienze all'estero, che lo rendono uno strumento particolarmente efficace per gli investitori stranieri, anche alla luce della sua capacità di essere operativo in tempi brevissimi.
Il mercato polacco è interessante per gli investitori anche per le opportunità che offre in termini di potenziali acquisizioni: ad esempio, nei mesi scorsi il gruppo francese DPD ha rilevato uno dei più grandi operatori nel mercato della spedizione pacchi, mentre una delle tre principali stazioni televisive del paese è attualmente alla ricerca di un investitore estero. Non solo però le grandi aziende ad interessare gli investitori: il gruppo francese Liebot ha recentemente acquisito un produttore locale di finestre in Pomerania.
In generale l'intero processo di gestione può essere troppo complesso per un'azienda straniera. In queste situazioni, un temporary manager può supportare un investitore straniero già nella fase di scouting, per identificare le aziende obiettivo, per avviare i primi contatti e valutazioni e quindi come interfaccia tra le parti fino alla chiusura del deal. In sintesi, il temporary manager apporta all'investitore straniero know how ed esperienza molto senior a costi variabili e accessibili in tempi brevissimi, accelerazione dei tempi di integrazione, creazione di un'interfaccia positiva tra i dipendenti dell'azienda acquisita e la nuova proprietà oltre alla preparazione dell'eventuale passaggio ad un manager della casa madre.

Piotr Golinski e Joanna Czarnocka-Tworzy?ska
Managing Partners - CTER, Varsavia

 

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