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     n. 1 anno 2014

Manager imprenditore? Sì, grazie!

di Carlo Bassi

Il temporary manager è per definizione un ottimo imprenditore di se stesso: non è infrequente che la scoperta di queste caratteristiche portino diversi temporary a diventare imprenditori per davvero. Peraltro, il mercato è ricco di piccole aziende alla ricerca di manager investitori/imprenditori ...

Chi oggi si crogiola nel luogo comune dell'impossibilità di uscire dalla crisi si sbaglia di grosso.

Il sonno della ragione genera mostri, diceva Goya, e noi tutti dobbiamo svegliarci dall'intorpidimento del non decidere e non ripiegarci nel comodo bozzolo del letargo dei cervelli.

Sconfiggere la crisi con le idee, guardare avanti, non recedere davanti alle difficoltà che spesso sono sinonimo di opportunità: l'ideogramma cinese della crisi esprime, assieme al pericolo, l'opportunità.

Oggigiorno l'imperativo è risvegliarsi, riacquistare lucidità e mettere a profitto il proprio talento, la propria formazione culturale e, quel che più conta, essere lungimiranti, fiduciosi e, soprattutto, creativi. Valorizzare le nostre competenze in modo più proficuo e "redditizio", guardare al futuro non come a un destino di inevitabile declino, ma come a una grande impresa che scaturisce da piccole opportunità che possiamo, con le nostre mani, costruire giorno dopo giorno. Dobbiamo insomma guardare le cose da un'altra prospettiva. Un po' come su una carta geografica: se la guardiamo da vicino non coglieremo, dei nomi scritti a lettere cubitali, che un'unica lettera, priva di significato. Saremo invece in grado di cogliere il piccolo nome che occhieggia tra corsi d'acqua e rilievi montuosi. Ma... basta prendere le distanze e allontanarsi di pochi metri per leggere con nitidezza il nome dello stato, della regione che prima ci apparivano solo in una "A" o in una "E" senza senso.

Un grande professore, Maurizio Dallocchio, docente di Finanza d'impresa in Bocconi, ha affermato il valore della piccola impresa. Lui, che da sempre si confronta con la finanza propria delle grandi aziende multinazionali e parla di private equity, merger & acquisition, project financing, ha dichiarato di amare le piccole imprese a patto che... desiderino crescere, svilupparsi e creare nuovo valore.

Attingere alle esperienze, tesaurizzandole, partendo da quanto sedimentato, da binari già abbozzati, per dedicarsi a sforzi maggiori, volti a ottenere risultati destinati a sorprendere, prima di tutto, noi stessi. Credere nel proprio lavoro e nelle sue potenzialità.

La settimana scorsa sono stato protagonista di un incontro, che ho fortemente voluto, dal titolo "Il concerto d'impresa - il concerto come metafora dello sviluppo delle imprese". Dal dibattito, condotto da imprenditori, musicisti-compositori e manager, sono emersi spunti coinvolgenti sulla similitudine sorprendente tra le formazioni orchestrali e le imprese. Le due realtà, solo all'apparenza dissimili, risultano, a un attento osservatore, quasi sovrapponibili. Vi è una fusione tra i due mondi - quello imprenditoriale e quello musicale - che possono parlare lo stesso linguaggio. Il rigore in campo musicale, legato all'equilibrio e all'armonia, appartiene anche all'ambito imprenditoriale.

Alcuni compositori, ad esempio Mussorgski, hanno dato vita a capolavori come "Quadri di un'esposizione", un'opera bellissima che sarebbe rimasta tale senza l'apporto dell'orchestrazione di Maurice Ravel, che ne ha fatto invece un'eccellenza musicale, arricchendo i brani scritti per pianoforte del colore, a tratti incisivo e a tratti sfumato, che permette di assaporare ogni quadro nella sua pienezza.

In un'orchestra quello che unisce, che amalgama, oltre al direttore, è proprio la condivisione, l'armonia, l'equilibrio, il fondersi di ciascuno strumento non prevalendo sull'altro, piuttosto avvalendosene per esaltare le qualità del proprio.

In un'orchestra, il direttore con la mano destra regge la bacchetta per dare il tempo e gli attacchi agli strumentisti, mentre con la sinistra scandisce le dinamiche: dal pianissimo al fortissimo, dal crescendo al diminuendo, comunica il colore, i dettagli, le sfumature per un'esecuzione perfetta.

Il compositore musicale (l'imprenditore) nella costruzione di un brano musicale traduce concretamente l'idea, il moto dell'anima, plasma la propria opera, immaginandone l'esecuzione e attribuendo a ciascuno strumento, o gruppo di strumenti, frammenti musicali che costituiranno la partitura.

Il direttore d'orchestra (il manager dalle qualità imprenditoriali) interpreta quindi la partitura tenendo conto delle "istruzioni" (le dinamiche) volute dal compositore, ma apportandovi le proprie competenze, il proprio carattere, la propria splendida unicità.

Ciascuno di essi non potrebbe, senza l'altro, esistere.

Queste considerazioni evidenziano l'importanza del ruolo del manager/imprenditore per le PMI. Il cambiamento di mentalità imposto dal momento presente, di cui la crisi è solo la punta dell'iceberg, coinvolge in egual misura sia i manager sia gli imprenditori. I primi, finora avvezzi a operare in multinazionali o grandi aziende con un'articolata organizzazione e struttura aziendale, spesso con numerose risorse in staff e "relegati" a un ruolo istituzionale preciso e identificabile (HR manager, CFO, Marketing manager, eccetera) hanno oggi l'opportunità di confrontarsi con una visione globale dell'impresa; questo significa non solo mettere a profitto le proprie competenze, ma corroborarle con la creatività necessaria alla conduzione di una piccola impresa. Gli imprenditori, a loro volta, si stanno sempre più rendendo conto che il cambiamento è un dovere: nessuno toglierà loro il merito dell'intuizione e della costituzione della piccola impresa famigliare (o, nel caso delle seconde o terze generazioni, della sua eredità), ma, cambiando prospettiva, acquisiscono una nuova consapevolezza che si concretizza nell'intelligenza di avvalersi di nuovi soci in grado di accrescerne il valore, mediante il confronto e lo sviluppo di nuovi ambiti finora trascurati. Spalancare i battenti dell'impresa a nuovi collaboratori equivale a darle nuovo ossigeno, a vivificarla. Portare managerialità nelle nostre imprese significa arricchirne l'esperienza, rendendo industriale l'eccellenza dell'artigianalità di qualità.

BacktoWork24 traduce in fatti questi concetti, creando nuovo valore per manager e imprenditori.

Carlo Bassi, Fondatore e Amministratore Delegato di BacktoWork24 - Gruppo 24 Ore

 

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