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     n. 15 anno 2011

Temporary Management per lo sviluppo del sistema alberghiero italiano

di Roberto Cappelletto – Vice Presidente EHMA (European Hotel Managers Association) e Direttore Hotel Villa Cortine, Sirmione

Il tema, del tutto nuovo per il settore in Italia, verrà discusso nel convegno organizzato da EHMA, Federalberghi e IIM - Institute of Interim Management Italian Chapter il prossimo 14 settembre al Principe di Savoia di Milano.
Il mondo della piccola e media imprenditoria italiana ha ormai da tempo scoperto i benefici ricavabili dall'utilizzo del temporary management (di seguito TM), come lo strumento ideale per portare in casa a costi accessibili competenze di alto livello, non altrimenti disponibili, per accrescere le competenze delle persone già operanti in azienda, che alla fine di un intervento saranno in grado di fare le stesse cose meglio di prima oppure di nuove. Per usare un'immagine spesso richiamata da Maurizio Quarta: : è come chiamare il conduttore di un treno che, oltre a guidare il treno che non si può fermare rispettando orari, stop, scambi, etc., mentre il treno va lo smonta e ne costruisce uno nuovo, allo stesso tempo insegnando ad un conduttore più junior a guidare il nuovo treno.

Il comparto alberghiero italiano, in buona parte costituito da piccole e medie strutture di matrice familiare e imprenditoriale, ha oggi più che mai bisogno di recuperare competitività in un contesto quale quello del turismo e dell'intrattenimento sempre più affollato ed esposto alla concorrenza.
Secondo EHMA è necessario un salto culturale di tutto il sistema, ma anche che questo salto richiederà non poco tempo, sulla falsariga di quanto è avvenuto nel mondo industriale.
Sulla base di queste considerazioni alcuni soci di EHMA e Temporary Management & Capital Advisors hanno recentemente definito un accordo per aiutare le strutture alberghiere italiane a migliorare le proprie modalità di gestione attraverso l'utilizzo di manager a tempo di elevato profilo ed esperienza. "Abbiamo intercettato un'esigenza del mercato che oggi è ancora latente e inespressa - afferma Lorenzo Righi, manager alberghiero di grande esperienza, tra i promotori dell'iniziativa - mettendo al servizio degli albergatori delle professionalità consolidate per interventi mirati e circoscritti nel tempo".
Come per le PMI più in generale, alla base del tema del recupero di competitività, esiste soprattutto un problema di capacità e competenze, che richiede l'iniezione di nuova managerialità capace di agire in qualità di facilitatore e acceleratore del processo di cambiamento e di introdurre stabilmente in azienda le capacità critiche richieste.

Cosa può fare un temporary manager per una struttura alberghiera di matrice familiare/imprenditoriale?

In primo luogo, potrà aiutarla nella valutazione di progetti di fattibilità per nuove strutture e nel supporto operativo al loro avvio.

Ma più ancora, potrà essere molto utile nella valutazione operativa di una struttura esistente, identificando le aree di possibile miglioramento, elaborando un piano specifico per un gruppo di attività o per l'intera struttura e realizzandolo quindi in accordo con la proprietà. Ad esempio, si andranno a valutare:

  • le condizioni strutturali dell'albergo
  • lo stato delle attrezzature e delle dotazioni
  • le risorse umane a disposizione
  • efficacia ed efficienza dei diversi reparti
  • stato delle attività di marketing e comunicazione con particolare riguardo alle tematiche di posizionamento e di pricing
  • gestione amministrativa.

Più in particolare, un'area sempre più rilevante, ma ad oggi ancora poco conosciuta nel mondo alberghiero italiano, è quella del cosiddetto revenue & yield management, sviluppatasi a seguito della decisa crescita dell'offerta turistica e della grande evoluzione nell'ambito dei sistemi distributivi generata dal web.
Con questo termine si intende un vero e proprio approccio specifico per la gestione dei ricavi (revenue), che può abbinarsi ad una serie di metodologie e strumenti mirati ad elaborare previsioni sulla domanda, con l'obiettivo della massimizzazione dei profitti aziendali attraverso flessibilità delle tariffe, della disponibilità e delle offerte proposte alla clientela in modo da poter portare ai livelli più elevati possibili il cosiddetto surplus del produttore. Le attività di revenue management vengono normalmente distinte in quattro momenti:

  • Raccolta di tutti i dati necessari, , a poter formulare, per i vari segmenti di clientela, le previsioni di vendita e quindi, ad esempio, camere vendute, prezzo medio di vendita, spin-off (spesa media di un determinato segmento per servizi extra)
  • Elaborazione di tutti i dati raccolti, elaborati e differenziati per segmento, periodo dell'anno, giorno della settimana, eventi particolari, situazione meteorologica, tipologie di camere e di soggiorno, offerte speciali e pacchetti
  • Previsione: in base ai dati raccolti ed elaborati viene effettuata, complessivamente per l'intera struttura e, soprattutto, a livello di singolo segmento di clientela, una previsione relativa all'anno successivo riguardante la domanda prevista giorno per giorno.
  • Piano d'azione: in base alla domanda e all'occupazione prevista vengono elaborate le strategie tariffarie, inclusive di offerte speciali, e pacchetti promozionali.

Va però detto che si tratta di bisogni ancora latenti nella grande maggioranza dell'imprenditoria alberghiera, fatto che richiede un'intensa attività di informazione e di comunicazione rivolta, da una parte, alle aziende alberghiere per far conoscere lo strumento e le corrette modalità di utilizzo, dall'altra ai manager alberghieri per diffondere le corrette modalità di gestione di un progetto, specie in ambiti imprenditoriali e familiari.

 

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