n. 15 anno 2024
L'era dell'Intelligenza Ibrida per le risorse umane.
Curato da Formula Coach
L'incontro tra intelligenza artificiale e umana sta trasformando il mondo del lavoro, aprendo nuovi orizzonti etici e di competenze.
Viviamo nell’era dell’accelerazione tecnologica, dell’innovazione e della tecnica a servizio dell’umano. Quando si affronta il tema dell’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nei processi aziendali, sono in molti a prospettare una futura supremazia dell’intelligenza artificiale sull’intelligenza umana. Infatti, sempre più spesso le aziende si interrogano sul futuro del lavoro delle persone che le compongono e su come la “digital transformation” possa impattare sull’upskilling e il reskilling delle risorse umane.
Un nuovo paradigma: l'Intelligenza Ibrida
Per cogliere davvero le potenzialità che le nuove tecnologie ci offrono, dovremmo spostare il focus dalla sfida tra le due intelligenze, uscendo una volta per tutte da quei falsi miti secondo cui l’intelligenza artificiale sostituirà l’uomo, per orientarlo su tutti gli scenari che aprirebbe un loro processo di collaborazione e ibridizzazione. Federico Vigorelli Porro, psicologo esperto di AI in ambito formativo, definisce questo momento storico come l'era dell'Intelligenza Ibrida, ovvero un’intelligenza che unisce quella umana a quella artificiale, con risultati che superano la semplice somma delle parti.
La coscienza artificiale e l'algoretica
Il processo di ibridizzazione tra intelligenza umana e artificiale è in fase avanzata, portando alla nascita del concetto di "coscienza artificiale". Questo implica che le macchine, per prendere decisioni consapevoli ed etiche, dovranno essere dotate di una "algoretica". In altre parole, l’uomo dovrà fornire principi etici alle AI affinché possano operare in modo eticamente responsabile. Oggi, infatti, pensare che l'innovazione tecnologica possa essere disincarnata dalla realtà significa privarla delle sue potenzialità, poiché essa è guidata dalla mente umana e, pertanto, le decisioni che prende riflettono sempre scelte condizionate dalla società e dalla cultura di riferimento.
L'AI Act dell'Unione Europea: una pionieristica regolamentazione
In quest'ottica, l'Unione Europea ha appena approvato l'AI Act, la prima legge al mondo per regolamentare l'applicazione dell'intelligenza artificiale, mettendo al centro i valori umani. Questa normativa rappresenta un passo significativo per assicurare che l'innovazione tecnologica rispetti i principi etici fondamentali, garantendo che lo sviluppo dell'IA sia allineato con i diritti e i valori della società.
Potenziare le competenze umane nell'era dell’Intelligenza Ibrida
L'intelligenza artificiale è nettamente più efficace degli esseri umani nell’analisi dei dati e nell’eseguire compiti specifici in sistemi chiusi, in tempi ridotti e con meno errori. Ed è proprio questo insieme di potenzialità che, in quanto esseri umani, dobbiamo cogliere perché sono per noi strumenti utili che ci consentono di investire il nostro tempo nel potenziamento e nell’allenamento di tutte quelle skill, un tempo definite “soft”, che ci rendono unici e attraverso le quali gestiremo le nostre professioni nel futuro.
Le competenze del futuro: Soft Skills e Real Skills
A supporto di questa tesi, una ricerca del World Economic Forum evidenzia come tra le prime 10 competenze necessarie alle figure professionali nel 2025, al primo, al secondo e al quinto posto figurino delle competenze del tutto umane: l’apprendimento attivo, le learning strategies e la creatività. Queste competenze, definite da Seth Godin come “real skill”, rappresentano il fulcro di ciò di cui le risorse oggi devono dotarsi per progredire nel loro percorso lavorativo: skill totalmente umane che non possono essere sostituite o apprese da un computer.
Il Ruolo dell'upskilling e reskilling
In un contesto attuale in cui il binomio tra innovazione e competenze si fa sempre più serrato, la vera sfida diventa trovare un equilibrio tra l’automazione di alcuni compiti prodotta dall’intelligenza artificiale e lo sviluppo delle real skill che ci permetteranno di gestire in modo strategico le opportunità offerte dall’ibridizzazione delle due intelligenze. Occorre allora che le aziende puntino ad effettuare un upskilling, facendo in modo che ogni professionista impari non solo a gestire il cambiamento in atto ma a diventarne volano e acceleratore grazie al suo bagaglio di competenze.
Formula Coach e VirtualVIP: l’allenamento delle Real Skills
Con questo obiettivo, Formula Coach, per rispondere ai cambiamenti introdotti dall’innovazione all’interno del mondo HR, assieme a un team di ingegneri, negli ultimi 3 anni ha ideato e messo a punto VirtualVIP: il primo software di virtual training che, attraverso 8 livelli di coaching potenti e divertenti, ti consente di lavorare su tutte quelle real skill che sono diventate la chiave del lavoro del futuro.
In conclusione, nell'era dell'intelligenza ibrida, la collaborazione tra uomo e macchina non solo è possibile ma necessaria. Attraverso una regolamentazione etica e l'investimento nelle competenze umane, possiamo assicurare che questa collaborazione sia produttiva e vantaggiosa per tutti.
Davide Malaguti, Presidente di Formula Coach.