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     n. 14 anno 2021

Se non si impara a perdere non si puo' imparare a vincere

di Paolo Iacci

di Paolo Iacci

L'ultimo editoriale prima delle vacanze non posso che dedicarlo alla vittoria della Nazionale agli Europei. Perché in qualche modo la Nazionale finisce sempre per assomigliare al Paese che rappresenta. In questa Nazionale ha vinto la voglia di vincere, lo spirito di squadra, l'abnegazione, un'ottima base tecnica e grande forza morale. Gli italiani si sono sentiti orgogliosi di esserlo. Questa vittoria può segnare il simbolo di una rinascita: dipenderà in buona parte da noi in quanto entità nazionale, società civile e tessuto economico, da come sapremo costruire il nostro futuro e da come sapremo trarre ispirazione da queste vicende sportive. Mi spiego meglio. Nel pomeriggio di domenica 11 luglio si è svolta anche la finale di tennis a Wimbledon dove Matteo Berrettini ha perso contro un inarrivabile Novak Djokovic. A fine gara il nostro campione ha ammesso la superiorità tecnica del suo avversario, numero 1 al mondo. Berrettini è un ragazzo di 25 anni che ha mostrato grande maturità sportiva e mi ha fatto piacere vederlo a fianco del Presidente della Repubblica allo stadio.

Esempio assai diverso è giunto da parte inglese. Ha fatto male la Federazione, prima della partita, a non riservare al pubblico italiano un congruo numero di posti: era una finale europea, non si era in casa di una squadra locale. Ha fatto male il pubblico a fischiare l'inno di Mameli, com'era già successo nella precedente semifinale con la Danimarca. A fine gara ha dato prova di scarsa sportività andandosene senza aspettare la premiazione, ma alcuni tifosi hanno poi dato prova di vero teppismo aggredendo e picchiando i tifosi italiani, rei di festeggiare la vittoria. Infine, hanno dato prova di scarso fair play molti giocatori togliendosi immediatamente la medaglia d'argento in segno di rifiuto e abbandonando il campo prima della premiazione.

Berrettini ha perso, ma al confronto si è mostrato un gigante. Se non impari a perdere, se non capisci i tuoi limiti, non puoi imparare a vincere.

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