hronline
     n. 17 anno 2021

Oltre ogni comoda certezza. Dalla comfort zone alla proattività

autore, Pietro Scrimieri
recensione di Paolo Iacci

Dioptra Edizioni, Bari, 2018 

"Se non hai alternative sei uno schiavo, se ne hai due sei un interruttore, se ne hai di più sei un uomo libero"

R. Bandler


Scrivo questa recensione con grande ritardo di cui mi scuso con l'autore, ma più ancora con tutti i lettori di Hr Online. Ogni anno parto per le ferie con una valigia colma di libri, ma non sempre riesco a leggerli tutti. Capita così che, talvolta, alcuni volumi finiscon all'anno successivo. Con il libro dell'amico Scrimieri questo sfortunata coincidenza si è inavvertitamente ripetuta per due anni di fila e io me ne sono accorto solo quest'anno. Di questo chiedo scusa, ripeto, sia all'autore, sia ai lettori. Durante la pandemia tutti noi siamo stati costretti, nostro malgrado, ad uscire dalla nostra comfort zone. Il rischio che oggi stiamo correndo è quello di non tesaurizzare l'esperienza fatta. Di cancellare tutto e di cercare di ripristinare la situazione ex ante, come se non fosse successo niente. Sarebbe un'enorme occasione persa. Quando riusciamo a varcare i confini invisibili della nostra comfort zone abbiamo la possibilità di entrare nella così detta learning zone. Ci confrontiamo con elementi e situazioni che conosciamo ma che non padroneggiamo quanto vorremmo. Dobbiamo fare i conti con il disagio di imparare cose nuove con la curiosità dell'apprendere ma anche con la paura di poter fallire. "Nelle organizzazioni moderne l'obiettivo finale che ogni manager dovrebbe porsi è spingere la persona fuori dalla propria comfort zone e dare il massimo, permettendogli di assumersi dei rischi, stressandolo, ma facendolo sentire valorizzato, con l'obiettivo di assumere un comportamento proattivo." L'autore ci esorta, in tutto il libro, a spingerci un po' più in là, come il genitore che incoraggia i propri figli ad uscire dal nido, ad andare per il mondo. Giustamente Monsignor Francesco Cacucci, nella sua Presentazione, richiama la parabola evangelica dei talenti, a cui l'intero volume idealmente si collega.

Nel libro l'autore coniuga l'esposizione divulgativa e l'analisi di dettaglio, con le indicazioni operative.

Vi sono, quindi, almeno due differenti piani di lettura possibili del volume.

Uno di carattere squisitamente teorico: cosa si intende quando si parla di comfort zone, rivoluzione 4.0, skill di successo, "Filter Bubble", Performance management, Panic Zone, gestione dello stress, Change Management, fattori chiave di John Wood, resilienza e anti fragilità.

Uno di carattere operativo: lo smart working, le comunità di pratica nell'esperienze Hera, la Water Academy in Acquedotto Pugliese. Esempi paradigmatici di esperienze di successo in cui la proattività ha dato frutti concreti.

Per la ricchezza di questi spunti consiglio i miei "pazienti" lettori di leggere Oltre ogni comoda certezza di Pietro Scrimieri, fonte di molti stimoli interessanti e riflessioni concrete.

 

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