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     n. 4 anno 2019

Intervista a Luciano Ruozi di 'Reggiana Macchine Utensili'

di Simone Sandre

di Simone Sandre

Il nome "Reggiana Macchine Utensili" è ben conosciuto nel settore delle lavorazioni industriali da oltre 45 anni. La società, a conduzione familiare da oltre tre generazioni, fondata da Luciano Ruozi nel 1972, è nata nell'ambito del commercio delle macchine utensili per poi specializzarsi nella produzione di sistemi indelebili di marcatura con il nome di RMU Marking. Ad oggi, progettiamo e costruiamo la più ampia gamma di sistemi e tecnologie per la marcatura diretta e permanente di pezzi e componenti nei processi di produzione. Realizziamo soluzioni complete di posizionamento e marcatura in linee automatiche di produzione, in postazioni fisse e con marcatrici portatili per soddisfare tutte le più diverse esigenze. Esportiamo in nostri prodotti in più di 15 paesi al mondo e annoveriamo tra i nostri clienti ditte di spicco di vari settori, in particolar modo il settore automotive come Piaggio, Ducati, Dalmine Aprila F.C.A ecc.
Nel 2009 l'esperienza accumulata nella progettazione, produzione e lavorazione meccanica, unita alla passione per il mondo delle due ruote, ha dato vita ad una nuova aziendale: RMU MOTO.
La nostra mission è molto chiara, essere il punto di riferimento per la crescita dei giovani talenti del motociclismo: dalla produzione di moto alla crescita dei piloti e dei meccanici da pista.

1. Quali sono le principali problematiche con cui le sue aziende si scontrano?
Per quanto riguarda RMU Marking la problematica principale è che tanti competitors (soprattutto esteri) si improvvisano produttori quando sono in sostanza assemblatori di parti commerciali, quindi risulta impegnativo far capire al cliente la differenza tra i due mondi, in termini di qualità ed assistenza.
Nel ramo delle moto invece la sfida principale è il tempo ed il contenimento dei costi. Trattandosi di motocicli finalizzati esclusivamente alle competizioni ci dobbiamo per forza adeguare al mondo Racing ed ai suoi continui cambiamenti.

2. La sua strategia su cosa è improntata? Come si sviluppa?
La strategia principale si basa sul continuo sviluppo dei prodotti perché per rimanere sul mercato bisogna essere sempre all'avanguardia. In aggiunta a questo sono ormai imprescindibili il servizio e l'assistenza che tutti i clienti al giorno d'oggi esigono. Per ottenere tutto ciò è necessario che ogni area aziendale sia coordinata e in sinergia con le altre.

3. Ci può fare due esempi operativi di quanto sopra descritto?
Un esempio per il mondo della marcatura è quello dell'Industria 4.0. Per rispondere alle innovazioni di questa rivoluzione industriale abbiamo raggiunto un alto livello di personalizzazione dei macchinari che possono comunicare con linee di produzione e gestionali aziendali, in modo da ridurre al minimo sia i tempi di produzione che gli errori. In questo contesto la marcatura si incastra alla perfezione perché risponde all'esigenza della tracciabilità.
In ambito Racing, visto il recente cambio dei regolamenti abbiamo dovuto progettare, realizzare e testare in pochi mesi un nuovo telaio per la PreMoto 3 che gareggerà nel Campionato 2019.

4. Quali sono i modelli di cura delle sue persone in azienda? Tra l'azienda di macchine utensili e l'azienda racing sono applicabili gli stessi modelli?
Siamo una piccola realtà per cui i rapporti con e tra il personale sono diretti. Questo differenzia le dinamiche da quelle delle grandi aziende, riducendo ad esempio le tempistiche decisionali. Inoltre
come per la Ricerca e Sviluppo, anche il personale è sempre aggiornato sulle novità nel proprio campo attraverso corsi e specializzazioni. Questo vale per entrambe le aziende.
I know-how tra le due aziende vengono spesso intercambiati per arricchire entrambe le attività. Un esempio è quello della progettazione, dove l'esperienza nella meccanica di RMU ha influito pesantemente nella riuscita dei nostri primi modelli di moto.

5. Sono previsti strumenti particolari per l'incentivazione del suo personale?
Proprio grazie alle dimensioni ridotte il personale può assistere, ed eventualmente contribuire ai progetti in ogni fase del processo e questo è sicuramente uno stimolo in quanto dà maggior valore al proprio operato che viene riconosciuto anche dai colleghi.

6. I bagagli delle risorse umane necessari per lo sviluppo delle aziende sono uguali oppure differenti?
Entrambe le cose. Alcune aree condividono lo stesso bagaglio, si pensi alla progettazione e alla produzione meccanica, altre invece sono competenze specifiche del settore. Per fare esempi pratici, nella marcatura abbiamo un ufficio interno di realizzazione del software delle nostre macchine, mentre per il Racing i meccanici che costruiscono le motociclette.

7. Chi e come programma l'attività delle persone nelle sue aziende?
Sotto mia supervisione ogni area ha un capo reparto che coordina il suo gruppo di lavoro e si interfaccia con le altre aree.

8. Le due anime che vivono in Lei: imprenditore e appassionato di moto come convivono?
Le due anime sono quasi sempre convissute. La mia passione per le moto c'è sempre stata. Il mio primo lavoro è stato quello di meccanico per un team di corse. Ho fatto poi il rappresentante per un po' di tempo prima di decidere di aprire l'azienda e specializzarmi nel settore meccanico. Ho sempre continuato a vivere il mondo delle corse fino a che, con mio figlio, abbiamo inaugurato il ramo RMU Moto nel 2009. Da alcuni anni sono i miei figli che portano avanti entrambe le attività, e hanno fatto crescere la ditta portandola ad essere presente anche a livello internazionale.

9. Quali sono i progetti futuri?
Il progetto futuro è quello di continuare a crescere in entrambe le aziende senza dover abbandonare la qualità dei prodotti.
Per quanto riguarda la marcatura stiamo sviluppando nuovi modelli che potranno utilizzare le piattaforme Ios e Android, perché crediamo che anche nel nostro settore la tecnologia si sposterà verso quella direzione.
Per quanto riguarda le moto stiamo sviluppando il progetto delle minimoto e delle PreGP elettriche. Cerchiamo di essere attenti all'impatto ecologico dei nostri prodotti e quindi ci stiamo impegnando per proporre nuove soluzioni anche su questo fronte. E' di nostro interesse però, riuscire a sviluppare una e-bike che riesca a essere comunque di alto livello per qualità e competizione.

Simone Sandre - HR Business Partner CRIF 

 

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