n. 2 anno 2009

I manager del “non profit”

di Gabriele Gabrielli, Docente Università LUISS Guido Carli

Quando parliamo di lavoro ci viene naturale riferirlo a quello che si realizza nelle imprese (piccole, medie, grandi, a capitale pubblico o privato non importa) e nelle istituzioni ed enti pubblici. C'è però un altro mercato del lavoro, assai complesso perché molto variegato, che sta sempre più crescendo in quantità e qualità: è quello del settore "non profit". Il "terzo settore è in realtà un fenomeno in continua espansione in molti ambiti dell'economia e dei servizi sociali: dall'ambiente al turismo sociale, dalla gestione di servizi di assistenza sanitaria a quelli educativi, riabilitativi e tanti altri ancora. Si stanno sviluppando anche le associazioni che cercano di dare voce a una fitta e intricatissima rete di volontari, professionisti, operatori e manager che si occupano di gestire con efficacia ed efficienza le organizzazioni per cui lavorano al fine di realizzarne l'obiettivo istituzionale.
Quello del non profit, è un settore che crea anche occupazione. Ai manager che vi lavorano, provenendo magari da esperienze "profit" che li hanno delusi, richiede di acquisire molte competenze necessarie per gestire tanta complessità di relazioni e motivazioni. Si sta delineando in effetti un vero e proprio "mercato dei dirigenti" del non profit; una componente del fatturato delle società di Executive Search è attribuibile orami ai ricavi derivanti da questa tipologia di ricerche. C'è molta vitalità, insomma, e tanto lavoro da fare anche qui per sostenere ed aiutare la crescita di leadership responsabili che possano aiutare anche "l'altra economia", quella che la crisi finanziaria globale sta colpendo con forza. Ci sono molte cose da riscoprire e valorizzare anche per l'economia e la gestione delle imprese, proprio osservando le dinamiche professionali del terzo settore. C'è molto da apprendere. Per esempio l'importanza da attribuire alla "missione" per cui si lavora che è l'unica cosa, scriveva già venti anni fa Peter Drucker [Managing the non-profit organization, Buttherworth-Heinemann, Oxford, 1990] che deve impegnare e guidare quanti lavorano nel non profit. Ci pare una riflessione davvero appropriata, di questi tempi, anche per il business management.